Struttura e descrizione della Chiesa degli EremitaniLa chiesa,inizialmente, ovvero nel 1276, era composta solo dalla zona absidale (le cappelle laterali e la cappella maggiore) e dalla navata che, successivamente nel 1306, venne allungata da fra Giovanni degli Eremitani, costruttore dell’odierna facciata. I tre archi ciechi del lato meridionale infatti furono aggiunti per allungare la chiesa.La facciata a capanna della chiesa è divisa in due parti ben distinte.La parte inferiore, in pietra, presenta cinque archi dei quali i quattro più esterni, due a destra e due a sinistra, sono archi ciechi. Alla base di ognuno di questi archi si trova un sarcofago mentre nella parte superiore si apre una monofora a tutto sesto. L’arco centrale, il più grande dei cinque e il più imponente, contiene il portone di ingresso della chiesa.I quattro archi ciechi della parte inferiore sorreggono la pseudo-loggia che divide in due parti la facciata. Questa pseudo-loggia non è percorribile ed è sormontata da una sorta di poggiolo. La pseudo-loggia continua brevemente anche nel lato destro sorretta da tre archi ciechi che, come quelli della facciata, contengono ciascuno una monofora e presentano alla base un sarcofago. Questo pezzo di loggia, a differenza di quella principale della facciata, è sovrastata da una piccola tettoia a uno spiovente. L’angolo tra gli archi frontali e i tre laterali è impreziosito dall’inserzione di un balconcino con nicchia nella quale è contenuta una piccola statua.La parte superiore, in laterizio, è suddivisa in sei sezioni separate da delle lesene. Le due sezioni centrali non sono completamente divise dalla lesena e contengono il grande rosone che si trova in asse con l’ingresso. Simmetricamente nelle due sezioni di fianco a quelle laterali si trovano, in asse verticale, due oculi; mentre le sezioni estreme sono a muro pieno e non presentano decorazioni o aperture. Il tetto, a doppio spiovente, è decorato da una serie di archetti a tutto sesto, cinque per ogni sezione.Il lato destro è suddiviso in sedici sezioni da quindici lesene rettangolari poco sporgenti che si fermano prima di arrivare al tetto. Lungo il lato sono presenti sei lunghe monofore concluse da archi a sesto. La quinta sezione da sinistra è interamente occupata dall’ingresso laterale del 1441 di Niccolò Baroncelli. Proseguendo verso destra sporgono le quattro cappelle trecentesche (la prima delle quali è la cappella Cortellieri). L’ultimo settore del fianco della chiesa è occupato dalla testata dell’anticappella Ovetari.La parte orientale della chiesa è formata dalle testate delle due cappelle laterali (cappella Dotto e cappella Sanguinacci) e dai due prismi della cappella Ovetari e della cappella maggiore. L’insieme delle tre cappelle principali si presenta come una struttura a capanna che richiama la facciata della chiesa. La struttura e divisa in quattro sezioni da tre lesene: le due sezioni laterali sono rettilinee e sono le testate delle cappelle Dotto e Sanguinacci, mentre le due sezioni centrali sono occupate dal prisma dell’abside della cappella maggiore. Ogni sezione termina seguendo l’inclinazione del tetto con la decorazione di una serie di archetti a tutto sesto che richiamano la stessa decorazione riscontrata nella facciata. Le due testate delle cappelle presentano tre monofore poste su due livelli, due nel livello inferiore e una centrale in quello superiore. Nel prisma, a cinque facce, è presente in ogni lato una monofora eccetto nel lato centrale in cui si trova solo un oculo. Ciascuna faccia inoltre termina con un doppio ordine di archetti a tutto sesto decorativi.Sopra la cappella Sanguinacci poggia il campanile di base quadrata. Ogni lato del campanile è diviso da una lesena in due sezioni, ciascuna delle quali termina alla base della cella campanaria con la decorazione degli archetti a tutto sesto. La cella campanaria si imposta con una bifora per ogni lato.Il fianco sinistro della chiesa è molto meno leggibile del destro anche per la presenza delle strutture ex-conventuali che si addossano nella parte inferiore.Le cappelle laterali: cappella Dotto e cappella SanguinacciLe due cappelle si trovano nella zona absidale con la cappella maggiore; più precisamente la cappella Dotto a destra e la cappella Sanguinacci a sinistra. Le due cappelle sono, dal punto di vista architettonico, uguali. Infatti entrambe presentano tre monofore poste due inferiormente e una, centrale, superiormente e un soffitto formato da due volte a crociera quadripartita separate da un arco a tutto sesto. Entrambe le cappelle successivamente furono decorate con stupendi affreschi che nella cappella Dotto furono persi a causa del bombardamento e nella cappella Sanguinacci furono in parte coperti dall’arca sepolcrale di Ilario Sanguinacci (collocata sulla parete sinistra nel 1690).